Quando un cereale matura è importante che si asciughi in modo graduale.
L’umidità per la raccolta di un cereale non dovrebbe essere mai al di sopra del 12-14%. Questo perché potrebbe favorire lo sviluppo di funghi e batteri. Un cereale coltivato con l’aggiunta di sali azotati artificiali(concimi chimici), con l’impiego di insetticidi sistemici (che circolano in tutti gli organi delle piante) e con l’impiego di fungicidi sistemici sarà un cereale che avrà difficoltà a conservarsi, in quanto sarà più soggetto al deperimento e allo sviluppo di tossine.
Quando si coltiva con il metodo biologico o biodinamico bisogna fare in modo di preservare la qualità attraverso una sana coltivazione.
Anche la raccolta deve essere effettuata secondo i ritmi naturali ad esempio la raccolta fatta alle 3 del pomeriggio quando la pianta è perfettamente asciutta dalla rugiada e il seme è ancora compenetrato delle forze vitali.
La conservazione deve essere effettuata in magazzini perfettamente puliti e igienizzati, non con sostanze chimiche ma attraverso le buone regole d’igiene.
Anche la macinazione deve avvenire con metodi naturali. Non possono essere impiegate macine che surriscaldino troppo la farina, ma deve avvenire una macinazione naturale con macine a pietra che lentamente frantumano il chicco preservandone le qualità. Le farine prodotte non vanno ammassate in grandi silos, pena lo sviluppo di funghi e batteri, ma vanno poste all’interno di sacchi o sacchetti di piccole dimensioni e in luoghi freschi e bui. Il luogo di conservazione non deve presentare sbalzi termici, pena la perdita di forze nutrizionali sottili all’interno del cereale. E quanto più sfortunatamente può capitare lo sviluppo di insetti-farfalline che fanno perdere in qualità.
La qualità in particolar modo il valore nutrizionale intrinseco che è legato alle energie solari condensate nel prodotto finale deve essere salvaguardata fino al piatto. Pertanto anche i diversi metodi di cottura sono importanti. Il sistema che maggiormente sostiene la vita del seme è la schiacciatura-fioccatura del chicco. Anche l’impiego del calore prodotto per la cottura è un fattore importante infatti la cottura in microonde o l’impiego di energia elettrica fanno diminuire fortemente la qualità che con tanto sudore l’agricoltore ha cercato di preservare dalla germinazione fino alla raccolta. Si potrebbe addirittura proseguire questa argomentazione pensando che il cereale va abbinato con altri alimenti che nella loro complessità potrebbero fare delle reazioni o sinergiche o antagoniste. Sta nell’abilità di chi cucina nel trovare la ricetta e l’abbinamento giusto.